Finirai per trovarla la via, se prima hai il coraggio di perderti... T. Terzani

Turkey I love you!

La mattina ha l’oro in bocca!

Ma io sono stanchissimo, non ho dormito niente stanotte, quando dormo fuori sono sempre sull’attenti, non si sa mai, e così dopo aver puntato la sveglia alle 7 mi alzo solo alle 8.30.

Il sole è già alto e picchia forte ma non è caldissimo, siamo a 1000m e ancora si sta bene.

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Dopo aver controllato la moto mi accorgo che in officina avevano rimontato male i registri del forcellone, da una parte 3 tacche, dall’altra 4.5…cavolo, e ci credo che la catena si è stirata, speriamo non ci siano danni ai cuscinetti!!! E poi mi chiedono perché non mi fido dei meccanici!

Aggiungo anche 2 etti di Nils For Road e ripristino il livello olio.

La moto è in riserva da un pezzo e devo fare benzina al più presto, con la paura di rimanere a piedi arrivo in subbuglio al primo distributore, dove i benzinai, gentilissimi, mi offrono anche del buon çay turco, senza volere niente in cambio, così approfitto e chiedo una mano per issare la moto sul centrale e ingrassare la catena.

Il più anziano mi chiede di indossare l’Arai, che mette con estrema difficolta facendomi scoppiare a ridere perché non ci entrava con la testa…alla fine ci riesce e quando lo toglie ci lascia dentro un pessimo aroma di tabacco…quando si dice fumare come i turchi!

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Mi piace interagire con le persone, rende il viaggio più umano e piacevole, troppa solitudine mi fa male e penso in negativo.

Mancano 150km a Pamukkale, e ci arrivo ben presto in sella all’Hyper Ténéré, rimango spiazzato: mi aspettavo una valle bianco travertino di dimensioni straordinarie, ed invece vedo una caccola chiara che cade da una collina verde…beh dai, magari da vicino è meglio!

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Voi che dite? Io sono rimasto senza parole!

Un appunto: non fate come me, copritevi! Il sole qui è davvero avvecante ed i travertini riflettono la luce sul vostro corpo che si brucia!!

Sui travertini non si può camminare con le scarpe, così si va scalzi e si cammina su questo “calcare” dove scorre un velo d’acqua limpidissima in continuazione, aumentando gradualmente anche la dimensione di questa meraviglia naturale.

Purtroppo il turismo è esageratamente sproporzionato rispetto a quello che può accogliere Pamukkale e così le vasche sono piene, specialmente di russi.

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Il 90% dei quali però non sa cosa ci sia dietro a queste…ed io rimango di nuovo stupito di dove siamo arrivati, o meglio dove siano arrivati i romani, con la costruzione di Hierapolis, una città romana subito sopra le vasche di Pamukkale, straordinaria e non male conservata.

Mi immagino di camminare nelle vecchie strade romane e mi immedesimo in un cittadino della Hierapolis di 1500 anni fa.

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A me è piaciuta quasi più la città romana di Pamukkale, quanto rimpiango non essermi goduto tutte le belle città greco-romane visitate con i miei da piccolo.

Vado a riprendere moto ed equipaggiamento, custoditi gentilmente e gratuitamente da un ristorante, che in cambio chiedeva solo il pranzo lì…eheh dai, ragionevole.

Mi rimpinzo con verdure, uova, riso e frutta a volontà per poco più di 8€, non mi era mai parso così buono un piatto come questo, d’altronde il giorno prima avevo praticamente digiunato, con solo una barretta al cioccolato in pancia!

DSC09273Via si riparte, è caldissimo ma ce la posso fare, ancora 200km circa in avvicinamento a Beysehir tra mille paesaggi diversi.

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Arrivo la sera sul presto (verso le 19 locali, 18 italiane) presso un campo di ciliegi dove è sita una casetta: provo a bussare ma nessuno risponde, così mi sistemo sotto la loggia per evitare di cercare fino a tardi come la sera prima.

Approfitto per fare scorpacciata di ciliegie!

DSC09304DSC09298Mi sistemo per la notte predisponendo tutta l’attrezzatura da campeggio, ma…

SDSC09326…sento lo scricchiolare dei sassi sulla sterrata che porta alla casa, e mentre sono a leggere tranquillo sul materassino mi coglie lo sconforto…ti prego, stasera che mi sono sistemato per tempo, non mi fare scherzi!!

Arriva un van con un signore anziano dentro, deve essere il contadino, scende, mi guarda e sorride prima che possa dire qualsiasi cosa: ha già capito tutto!

Affianco le mani sotto la testa inclinandola ad indicare che vorrei dormire sotto la loggia, e lui sempre sorridendo mi fa capire che non ci sono problemi…”tesekkurler!!” grazie in turco!

Si fa buio e mi metto dentro il sacco a pelo…arriva un cane, mi alzo per scacciarlo e diventano 4!!! Prendo la torcia a led potente e comincio a scagliargli sassi addosso..scappano, per fortuna. Buonanotte.

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La mattina mi sveglio dopo una notte non male, faccio colazione e con calma mi dirigo a Beysehir.

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Lì mi attende Reha, che mi offrirà pranzo di pesce e camera d’albergo. E’ stato un piacere, i turchi sono davvero gentilissimi, li adoro!

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Categories: 2014, Racconti di viaggio

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